La Ludopatia o Dipendenza dal Gioco

La Ludopatia, anche conosciuta come Dipendenza dal Gioco d’Azzardo oppure Gioco d’Azzardo Patologico (GAP), è una situazione psicologica nella quale la persona mostra una elevata dipendenza nei confronti del gioco, evidenziando contemporaneamente un aumento della frequenza delle giocate, del tempo passato a giocare e delle somme spese.

Inoltre, nella ludopatia spesso si evidenzia irrequietezza ed irritabilità nel momento in cui si prova a ridurre o ad interrompere il gioco e si rischia di mettere a repentaglio relazioni significative, oppure il lavoro o nuove opportunità esistenziali.

Ovviamente, una persona che gioca ai casinò reali e virtuali, al “gratta e vinci”, ai videopoker, al lotto, alle slot-machine, al Bingo, scommette sui cavalli e altro ancora, non deve essere in alcun modo definita di per sé come un giocatore o una giocatrice d'azzardo "problematico". Per molte persone e in numerose occasioni, infatti, i giochi sono dei piacevoli passatempi, per mezzo dei quali si intrattengono o si intensificano anche le proprie relazioni sociali. La ludopatia, invece, si configura come un problema caratterizzato da una graduale perdita della capacità di autolimitare il proprio comportamento, che finisce per assorbire, direttamente o indirettamente, sempre più tempo quotidiano, creando in tal modo situazioni di difficoltà che coinvolgono i rapporti interpersonali, affettivi e lavorativi.

Fermo restando la necessità di considerare sempre la specificità ed unicità di ogni situazione psicologica, alcuni elementi possono essere generalmente presenti in situazioni di ludopatia. Ad esempio, è possibile che per alcune persone il gioco consenta una sorta di situazione “adrenalinica esistenziale” che sembra in apparenza rompere la routine della vita quotidiana. In altre parole, solo il gioco sembrerebbe dare slancio ed emozioni alla propria esistenza. Per tali ragioni, dunque, lavorare su se stessi può essere un inizio per cercare di individuare personali interessi e passioni e per scoprire dentro di sè nuove risorse.