L'ansia è una condizione psicologica contraddistinta da una sensazione di paura, più o meno duratura ed intensa, che può essere collegata o meno ad uno specifico stimolo interno o esterno.
L'ansia, inoltre, è una complessa combinazione di emozioni psico-fisiche negativeche includono preoccupazione, timore o senso di impotenza ed essa è spesso accompagnata da sensazioni fisiche come le palpitazioni, le vertigini, i dolori al petto, la nausea e le tensioni muscolari.
L’ansia, va detto, è un'emozione universalmente diffusa e naturale e la sua presenza può essere considerata come un normale meccanismo protettivo che agevola la possibilità di eseguire un compito e di adattarsi all’ambiente circostante.E’ questo, infatti, il sano e "
salutare" timore che proviamo quando c’è da affrontare ad esempio un esame, un nuovo lavoro, un incontro sentimentale, il parlare in pubblico, timore che per altro è quanto mai necessario e costruttivo poiché agevola l'attivazione delle nostre risposte e, dunque, il nostro sviluppo e la nostra crescita.
Ma se tale attivazione è di elevata intensità e protratta per lungo tempo, essa perde quella sua connotazione adattiva per avvicinarsi dunque ad una situazione di disagio. Come abbiamo visto l’ansia coinvolge l’essere umano nel suo complesso, facendo avvertire appieno il peso sia di sintomi psichici che di quelli fisici. La persona ansiosa, difatti, può provare difficoltà sia per le sue reazioni somatiche incontrollabili come le palpitazioni, la sudorazione, i tremori, le apnee o le vertigini e sia la paura e l'angoscia che la situazione vissuta come ansiogena induce.
Questo malessere psichico e fisico, che nelle persone può evidenziarsi con il prevalere dell’una o dell’altra componente, può essere tale da compromettere il funzionamento relazionale e sociale della persona “investita” dall’ansia. Il primo compito che ci troviamo ad affrontare, quindi, è molto spesso quello di riuscire ad individuare quali siano le situazioni in grado di attivarla. Difatti, le
situazioni-stimolo per l’ansia sono estremamente individuali e possono essere le più svariate, come ad esempio la paura/fobia di alcune persone, di determinati animali, del trovarsi in spazi chiusi o aperti, la paura costante di essere malato (
ipocondria ) o di morire, oppure talvolta si assiste ad un’ansia durevole che non è concentrata su un particolare oggetto o su una situazione specifica ( la cosiddetta
ansia generalizzata ).
Compito successivo, poi, è quello di riuscire ad inserire l’ansia e le situazioni ansiogene ad essa collegate in un contesto più ampio, cercando cioè di scorgere in quelle circostanze stressanti un messaggio psicologico che è rivolto alla
crescita e al
benesseredell'individuo. Ad esempio, il timore che si presenta nell’incontrare una persona giudicata "
superiore", potrebbe significare la necessità di valorizzare maggiormente e coltivare meglio le potenzialità esistenziali presenti in ognuno di noi.